Danynews

Battiato rivive nei concerti di tutta Italia, ovazioni ovunque per il tour “Voglio Vederti Danzare il Concerto”

ROMA 7 LUG 2025 – C’era Grandissima attesa per il debutto celebrativo di un tour che è ormai entrato a pieno titolo nella storia della musica.  Ma non di una musica in generale, quella particolare ed unica nel suo genere inventata dal grande Franco Battiato. La prima assoluta al Teatro Olimpico di Roma ebbe ad entusiasmare tutti, fan, estimatori e pubblico in sold out ovunque.
Parliamo di Voglio Vederti Danzare – Il Concerto che ha toccato il cuore di una molteplicità di città italiane. Il tour celebrativo per  l’artista immenso Franco Battiato,  ha di fatto segnato con la sua unicità musicale la storia di tante generazioni. Un modo per far rivivere ancora le frequenze e le sequenze che sono nel cuore dei tantissimi fan ed estimatori di tutto il mondo.

Sui palchi di tutta Italia  la prestigiosa orchestra di Roma Sinfonietta, che con gli arrangiamenti speciali dei Maestri Giovanni Cernicchiaro e Simone Temporali.  E poi lui: David Cuppari, forse l’unico in voce in grado di raccogliere una eredità che nasce dal cuore e che rappresenta l’essenza di una musica che è una terapia per l’anima. Tutti insieme, ciascuno per le  proprie capacità professionali, hanno realizzato come un mosaico che si è composto, riuscendo in parte a colmare l’assenza fisica del maestro, mancato alla vita terrena il 18 Maggio 2021. 

Nel tour David Cuppari in particolare ha sorpreso tutti. Con “Voglio vederti danzare – Il Concerto, omaggio a Franco Battiato” non è stato infatti “imitato” il grande maestro, bensì celebrato con una crescente enfasi dopo una iniziale e comprensibile emozione di ruolo. La voce di Cuppari ha delle assonanze importanti con le vibrazioni del maestro ed ha saputo interpretare perfettamente in simbiosi armonica con l’Orchestra la parte di Battiato in un contesto in cui non sono mancate forti emozioni.

Cuppari sin da subito era cosciente della responsabilità di cantare Battiato, era percepibile sin dal primo concerto al Teatro Olimpico di Roma. Il pubblico lo ha capito, e proprio da questo aspetto si è generata la sintonia che è scaturita in un finale a dir poco entusiasmante. Giorgia Zaccagni, voce narrante di alcuni passaggi delle composizioni battiatiane, e voce portante in un Alexanderplatz è stata veramente sorprendente in ogni concerto.

In tutti gli eventi poche le parole rivolte al pubblico dal palco, se non qualche cenno di presentazione da parte di Cuppari, probabilmente in linea con la medesima sobrietà che ha caratterizzato il maestro nei suoi sempiterni concerti  che in tutto il mondo hanno segnato il cuore dei tantissimi fans che lo hanno apprezzato. E tutto in eleganza: il pubblico è intervenuto puntuale, ingresso ordinato, e soprattutto anche l’orario d’inizio è stato rispettato. Poi spazio ad un’ora e mezza abbondante in cui la mente di ogni partecipante è andata in una dimensione di ascolto, di rimpianto per aver perso il maestro in vita terrena, ma dall’altra soddisfatto e cosciente di una immensa eredità di composizioni, sequenze, frequenze ed emozioni per un patrimonio lasciato a tutti.

La memoria di Franco Battiato è  rivissuta dunque in lungo ed in largo come egli stesso avrebbe desiderato: ossia con la musica protagonista, poche quisquilie e celebrazione di un percorso di vita, di approfondimento filosofico-esoterico che ha costituito da sempre l’imprimatur a tutti gli album del grande cantautore italiano.

Una scaletta quella proposta che è stata in grado di entrare subito nel cuore di quanti hanno partecipato.

Difendimi dalle forze contrarie, così, con “L’ombra della luce” è iniziato il concerto, con una scaletta d’eccezione in cui è stato ripercorso il successo del maestro. Spazio poi a No time-No Space, e poi Shock in my town, Tutto l’universo obbedisce all’amore, L’Era del Cinghiale bianco, Il re del mondo, Prospettiva Newsky, Tra sesso e castità, I treni di Touzeur, La stagione dell’amore, La cura, Alexanderplatz, Gli uccelli, Segnali di vita, Summer on the solitay beach, Sentimento Nuevo, Bandiera Bianca, Up patriot to arms, Cuccuruccu, E ti vengo a cercare e Bandiera Bianca.

I dervisci rotanti (*),  di tanto in tanto hanno reso in tutti i concerti ancorpiù suggestiva l’esecuzione dei brani, con un crescendo di movimenti, lenti ed organizzati, espressivi ed in perfetta linea sintonico-armonica con i cantanti e l’Orchestra.

E poi il gran finale, un remix di tutta la collezione, con un pubblico in piedi che come ai vecchi concerti ha iniziato,, a ballare e a cantare sottopalco, in una simbiosi perfetta tra palco e pubblico, quella che piaceva tanto al maestro che ormai ha attraversato il suo Bardo.

Il tour di “Voglio vederti danzare – Il Concerto” è un omaggio a Franco Battiato che ha visto aggiungere altre tappe, quelle  di Bari e Lecce che hanno concluso una sequenza di grande prestigio. Assisi, Piacenza, Ferrara, Ancona, San Benedetto del Tronto, Milano, TrentoGenova, Mestre, Trieste e poi il 22 giugno scorso a Catania con l’esordio del tour estivo 2025, regione iconica che ha dato i natali al Maestro. Poi ci sarà Selinunte, Milazzo, Viterbo, Terni e Verona il 10 Agosto.

E con queste premessa non c’è altro che da attendersi ancora il proseguire di un percorso che probabilmente è solo all’inizio. Battiato la definirebbe una seppur minima rivoluzione della sua musica, celebrata e non imitata, e semmai personalizzata dall’Orchestra e dalle voci splendenti.

Un irrestistibile richiamo dunque che connette il pubblico, per la maggior parte adulto,  verso il suo maestro di sempre. Franco Battiato è stato un compagno di viaggio per chi ne abbia vissuto le sue fasi, e ne abbia scoperto i segreti delle sue canzoni, con i dettagli che scuotono il cuore, aprono la mente e la conducono in una dimensione diversa. Quella terza dimensione da lui sempre evocata, raccontata e che riabilita la vita in forme di sempre nuove esistenze dopo la morte fisica.

“La musica vibra inalterata nel tempo, esalta il cuore, è terapia per l’anima. Sublima da secoli le generazioni che scorrono. La musica è vita che non muore” (D.I. 2016)

La produzione è  curata da  Menti Associate, il concerto è preceduto da tanto impegno, giornate intere di prove, aggiustamenti e la cura di ogni dettaglio per offrire al pubblico una serata da non dimenticare con i capolavori musicali del Maestro che vive ancora nel cuore di molti e che continua ad essere protagonista dall’altra dimensione.

(*)I dervisci rotanti, menzionati nella canzone “Voglio vederti danzare” di Franco Battiato, sono membri di una confraternita sufi che praticano una forma di danza meditativa chiamata sama. Questa danza, che fa parte della tradizione islamica, è un rituale che cerca la connessione con il divino attraverso la rotazione. 

 

Leave a Reply