La Menorah è il simbolo storico di luce spirituale e seme di vita. La sua storia risale al tempo biblico di Mosè che ebbe a collocare il candelabro a sette bracci seguendo le istruzioni divine impartitegli sul Sinai. Rappresenta un forte elemento di perfezione per la sequenza e per la sua struttura sulla quale nulla è lasciato al caso.
Il piedistallo formato da 3 gradini ottagonali che rappresentano spirito, anima e corpo materiale. Si eleva verticalmente lungo l’asse che passa per il centro della base; rappresenta il Fuoco Centrale e su di esso si collocano i Tre Elementi Archetipi: Aria, Acqua, Fuoco. I bracci invece sono costituiti da 3 semicerchi, ruotanti sul tronco, e formanti 6 bracci.
Sull’asse orizzontale, cioè sui 6 bracci e sulla sommità del tronco si collocano le Sette Lampade, alimentate con olio d’olivo, Ogni fiamma dei sette bracci rappresenta ciascuno dei Pianeti e precisamente il Sole, la Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno. A livello rituale l’accensione in sequenza delle lampade assume un forte significato interiore e di fratellanza negli aspetti rituali.
Il simbolismo contenuto nel rituale di accensione e di spegnimento delle Luci della Menorah, è attualissimo; esso sta a significare anche la prevaricazione e le ingiustizie che continuamente sono perpetrate nel mondo profano, prevaricazioni e ingiustizie che cercano di soffocare la Libertà, per la quale molti corpi furono bruciati, martoriati, umiliati ed inchiodati. Balza alla mente la riflessione su Giordano Bruno, la cui statua si erge a perpetua memoria in piazza Campo dei Fiori a Roma.
Per i cristiani cattolici i candelabri in generale costituiscono un arredo liturgico molto importante. Si trova in ogni Chiesa ed è posizionato sull’altare, dove viene acceso per esprimere attraverso la sua luce la Fede e la Speranza. La luce è da sempre un simbolo molto importante per i cristiani, associato alla Resurrezione di Cristo, e ha un significato molto profondo e solenne. Anche nella Pasqua il Cero è segno della nuova luce.
Ed anche per gli ebrei la luce era importante, e lo dimostra l’importanza attribuita da questo popolo alla Menorah la cui terminologia deriva dalla stessa radice di or, cioè luce, e indica per l’appunto il candelabro a sette braccia simbolo della religione ebraica.
La Menorah era una struttura a sette braccia su cui ardevano delle lampade a olio, che viene descritta con dovizia di particolari anche in merito a forma, misure, materiale con cui doveva essere costruita nella Torah, nel libro dell’Esodo. Infatti quando Dio apparì a Mosè gli comandò, tra le altre cose, di creare un particolare oggetto, destinato a diventare il simbolo stesso della religione ebraica: “Farai una Menorah d’oro puro, il candelabro sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci, i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.” (Esodo 25,31). Ma molte sono le teorie su questo simbolo, per molti le sette luci della Menorah simboleggiano i sette giorni della creazione dell’Universo, altre credenze invece si riconducono alla teoria dei sette cieli pieni della luce di Dio con sette occhi che vigilano sul tempio o ancora sul sistema planetario.
La prima lampada rappresenta il sole e la sua accesione è mirata a far sì che l’orgoglio diventi umiltà. La seconda lampada rappresenta la luna con relazione alla forza che abbia a reprimere l’accidia. La terza lampada rappresenta il pianeta Marte e costituisce la speranza come prevalenza sull’ira, la quarta lampada rappresenta Mercurio e l’auspicio affinchè l’invidia si trasformi in carità. La quinta lampada è Giove, una preghiera affinchè la gola diventi temperanza. La sesta lampada è riferita a Venere affinchè la Lussuria si trasformi in giustizia, e poi la Settima Lampada con Saturno: affinchè la generosità prevalga sull’avarizia.