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Battiato; melodia, poesia e terapia per l’anima senza tempo

By 20 Febbraio 2016 No Comments

La musica di Franco Battiato non è una comune composizione di testi e di arrangiamenti musicali, ma bensì un percorso interiore di evoluzione che ha un suo filo conduttore. Chi ha la fortuna di apprezzare le parole, e soprattutto la musica riesce a percepirne tutta una intensità unica nel suo genere. Tanto realismo, una giusta dose esoterica, caratterizza i brani in melodia e poesia allo stato puro. Se dovessimo soffermarci ogni singolo brano meriterebbe un approfondimento, ogni singola parola racchiude grandi significati che si ripercorrono mentre si ascolta. La tristezza non prevale su me, col canto la tengo lontana in Aspettando l’Estate, è un chiaro messaggio che trova riscontro nei tanti momenti difficili della vita di tutti i giorni. Franco Battiato è terapia per l’anima; momenti di tristezza si trasformano in riflessione di approfondimento, ed in certi momenti ci si sente meno soli. Una storia musicale che vorremmo non avesse mai fine; che sembra senza tempo. Brani di molti anni fa, riescono ad essere attualissimi ogni giorno, e ci immergono in tanto realismo della vita quotidiana…gravata da tanti problemi. Per ogni cosa c’è una cura, una soluzione che viene proposta. Ci vuole un’altra vita. La trasposizione di effetti, dei rientri come nella parte finale de Gli uccelli, trasmettono la sensazione di una musica che ci fa realmente volare. Un’era, quella del cinghiale bianco che vorremmo non finisse mai; e che fa emergere il desiderio di un ascolto prolungato nei tempi di una eternità in cui l’anima andrà a collocarsi dopo la nostra fine terrena. C’è spazio per l’amore, per le magie del cielo con le regole assegnate a questa parte di universo al nostro sistema solare. Uno spazio che non è tempo. Mondi lontanissimi, continenti alla deriva. Gli elementi della vita sono tutti custoditi nella musica di Franco Battiato. Tutti vorremmo tornare indietro per rivedere il nostro passato. Tutti in fondo siamo in cerca di quella esistenza di cui si parla nella rivisitazione della Passacaglia della vita del Maestro Landi. Tutti noi siamo attori e protagonisti di un testamento di imparzialità, lasceremo tutto. Peccato che noi  sappiamo volare, ma le oscure cadute ci insegnano a risalire. Sempre.

  • la notte non mi piace tanto, l’oscurità è ostile a chi ama la luce…
  • seguimmo per istinto le scie delle comete, come avanguardie di un altro sistema solare…
  • certe notti per dormire mi metto a leggere e invece avrei bisogno di attimi di silenzio…
  • guardando l’orizzonte, un’aria di infinito mi commuove; anche se a volte, le insidie di energie lunari, specialmente al buio mi fanno vivere
  • ti proteggero’ dalle paure delle ipocondrie dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via…
  • e il mio maestro mi insegno come è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire…
  • ne abbiamo attraversate di tempeste e quante prove antiche e dure ed un aiuto chiaro da una invisibile carezza di un custode…
  • difendimi dalle forze contrarie la notte nel sonno quando non sono cosciente, quando il mio percorso si fa incerto, e non mi abbandonarmi mai…
  • cosa avrei visto del mondo senza questa luce che illumina i miei pensieri neri…
  • gente fintamente assorta che aspettava la redenzione dei peccati…
  • povera patria schiacciata dagli abusi del potere di gente infame che non sa cosa è il pudore…

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