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L’insaputa; nuova patologia che contagia il virus delle indagini italiane

By 17 Febbraio 2017 No Comments

Inserting SD memory card into slot in human head concept for memory upgrade, forgetfulness or comput

La politica italiana è affetta da una grave patologia, la perdita di cognizione, di memoria ed un senso di smarrimento che colpisce il politico in corsa non appena viene colpito dal virus dell’indagine. Il contagio avviene per via amministrativa, e quindi bisogna trovare una formula per curare queste forme di amnesia che rendono improvvisamente così indifesi anche i politici più temprati e vigorosi. E’ uno stile tutto italiano quello di cadere sempre dalle nuove, dell’essere sempre estranei a fatti che vengono contestati dalle Procure dopo lo svolgimento delle indagini preliminari. Nessuno sà, nè immagina il perchè. Li non c’era e se c’era dormiva e non capiva cosa stesse accadendo. L’aggravante poi dei fatti contestati è presto sostituita dalla ormai rituale “insaputa” di tutto ciò che accade intorno. E poi le penose dichiarazioni anch’esse rituali e di una banalità unica nel loro genere, ossia la “proverbiale fiducia nella magistratura”. Si capisce lontano un miglio che le reazioni di chi viene indagato o per fatti contestati, sono finte. La cosa che sorprende di più è come questi intelligenti politici possano credere di confondere anche in questo caso le carte nella tavola. E’ normale che chi governa può incappare in procedimenti giudiziari, e questo può stare nella norma, ma non si può dire che non si sa di cosa si stia parlando. I registi sanno bene cosa fanno i loro attori, e se non lo sanno si vede che non possono fare i registi, quindi farebbero bene a lasciare spazio ad altri.  Questa patologia colpisce però tutta la classe politica, senza distinzioni di sorta, non esistono partiti o movimenti resistenti a questi virus delle indagini. Nessuno ritiene di doversi mai dimettere, tutti vanno avanti ad oltranza sfidando tutto e tutti, tronfi del potere detenuto a vario titolo.  Le vittime poi sono gli stessi elettori che ce li hanno messi, e che hanno anche, talvolta, l’ardire di difendere l’indifendibile e soprattutto di non saper votare. Per curare la patologia una soluzione potrebbe essere a livello informatico, uno slot con microchip a corredo del cervello difettoso. Ai posteri le ardue sentenze.

 

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